AREE FUNZIONALI

Il patrimonio delle esperienze, raccolte precedentemente da Anpaca e acquisite da A.N.S.I.T., si possono riassumere nella creazione di una cultura di impresa e di un modello di sviluppo economico locale. La cultura di impresa è il patrimonio più importante da difendere, attivato con facilità nel Centro Nord d’Italia e creato con estrema difficoltà nel Sud. Il modello di sviluppo economico locale è il risultato delle esperienze maturate e dei correttivi necessari ad un innesto della cultura di impresa sul territorio.

L’esperienza acquisita dalla Programmazione Negoziata va ora concepita nel quadro di un rapporto sinergico e di attenta cooperazione con Regioni e sistema delle Autonomie Locali (Province e Comuni), da un lato, e con le Amministrazioni centrali dall’altro. In questo modo si potrà lavorare con l’intento di dar vita ad un modello di sviluppo locale, concertato e sussidiario, tanto nei processi decisionali quanto nella ricerca delle risorse occorrenti.

Tale modello dovrà raccordarsi, in modo efficace, con le “programmazioni già in corso”, integrandole e correggendole, ovvero completandole nel caso dei Progetti Integrati Territoriali o Progetti Pilota . Il percorso che ci attende è ricco di potenzialità ma anche basato su concretezze operative che hanno permesso l’affermarsi di una cultura complessiva di sviluppo locale.

Sostenere la competitività del territorio significa oggi riconoscere il ruolo centrale della Ricerca scientifica , dell’Innovazione Tecnologica di processo e di prodotto, della Società dell’Informazione. I nuovi percorsi di crescita non possono prescindere da una strategia di sviluppo dell’innovazione che fornisca il sistema locale di strumenti idonei ad affrontare le sfide del mercato globale e che preveda una collaborazione tra istituzioni, imprese e centri di ricerca, con particolare riferimento alle Università. A.N.S.I.T. opera per il rafforzamento della posizione dei soggetti locali, delle amministrazioni impegnate nello sviluppo nonché il potenziamento del legame tra enti locali, impresa e ricerca (Università e altri enti di ricerca), sostenendo la competitività in particolare delle piccole e medie imprese, sviluppando la capacità di assimilazione e di gestione dell’innovazione tecnologica ed organizzativa.

Sistemi Locali di Sviluppo

Il patrimonio delle esperienze acquisite si possono riassumere nella creazione di una cultura di impresa e di un modello di sviluppo economico locale. La cultura di impresa è il patrimonio più importante da difendere, attivato con facilità nel Centro Nord d’Italia e creato con estrema difficoltà nel Sud.  Il modello di sviluppo economico locale è il risultato delle esperienze maturate e dei correttivi necessari ad un innesto della cultura di impresa sul territorio.
Per finanziare il sistema di sviluppo economico dei territori è possibile creare un percorso che integri le esperienze e le filosofie della programmazione negoziata e dei PIT, con l’obiettivo di valorizzare le risorse disponibili, in un’ottica di integrazione di settore e di attività.

Rapporti con le Istituzioni

L’ultima fase della Programmazione Negoziata va concepita nel quadro di un rapporto sinergico e di attenta cooperazione con Regioni e sistema delle Autonomie Locali (Province e Comuni), da un lato, e con le Amministrazioni centrali dall’altro.  In questo modo si potrà lavorare   con l’intento di dar vita ad un modello di sviluppo locale, concertato e sussidiario, tanto nei processi decisionali quanto nella ricerca delle risorse occorrenti.
Tale modello dovrà raccordarsi, in modo efficace, con le “programmazioni già in corso”, integrandole e correggendole, ovvero completandole nel caso dei Progetti Integrati Territoriali (PIT)  e/o Progetti Pilota per il quale l’ A.N.S.I.T. ha già avviato i contatti perun tavolo tecnico con il competente Ministero dello Sviluppo Economico.
Il percorso che ci attende è ricco di potenzialità ma anche basato su concretezze operative che hanno permesso l’affermarsi di una cultura complessiva di sviluppo locale.

Problematiche Normative e Gestionali

L’Agenzia vuol favorire un dialogo costruttivo tra Banche e Imprese, anche attraverso il tavolo tecnico con il sistema bancario-ABI ed assicurativo in considerazione della specificità delle esigenze delle imprese finanziate attraverso gli strumenti di incentivazione del Ministero dello Sviluppo Economico. A.N.S.I.T, infatti, lavora per creare un collegamento funzionale con i Ministeri, le Regioni e la Unione Europea in merito all’individuazione ed attuazione di idonei strumenti di sviluppo locale.

Innovazione & Ricerca

Sostenere la competitività del territorio significa oggi riconoscere il ruolo centrale della Ricerca, dell’Innovazione Tecnologica di processo e di prodotto, della Società dell’Informazione. I nuovi percorsi di crescita non possono prescindere da una strategia di sviluppo dell’innovazione che fornisca il sistema locale di strumenti idonei ad affrontare le sfide del mercato globale e che preveda una collaborazione tra istituzioni, imprese e centri di ricerca, con particolare riferimento alle Università. A.N.S.I.T opera per il rafforzamento della posizione dei soggetti locali, delle amministrazioni impegnate nello sviluppo nonché il potenziamento del legame tra enti locali, impresa e ricerca (Università e altri enti di ricerca), sostenendo la competitività in particolare delle piccole e medie imprese, sviluppando la capacità di assimilazione e di gestione dell’innovazione tecnologica ed organizzativa.

Sistema Creditizio Assicurativo

A.N.S.I.T. intende promuovere un Tavolo paritetico per il sistema creditizio al quale partecipa anche l’Associazione bancaria italiana (ABI), nonché organizzare riunioni operative di carattere tecnico alle quali parteciperanno esperti del settore per A.N.S.I.T. e i dirigenti dell'ABI in rappresentanza dell'Associazione Bancaria Italiana. Dovranno essere messi a fuoco in primo luogo, viste le attuali difficoltà, la modalità di valutazione per l'accesso ai finanziamenti, l'individuazione di forme tecniche di finanziamento più idonee alle esigenze delle aziende finanziate da incentivi istituzionale e, infine, l'individuazione di forme tecniche della mitigazione del rischio nella concessione del Credito.